La cucina di Viareggio è prevalentemente una cucina di pesce ma non solo.
Si può attingere a tutta la Versilia per gustare le prelibatezze che questa terra generosa oggi ma avara un tempo offre a chi la ama e a chi è desideroso di conoscerla.
Le ricette della Versilia spesso attingono dalle vicine Livorno e Pisa o forse è il contrario!
Come sempre accade ogni città si fregia di aver creato la miglior ricetta.
1– E’ il caso del famoso Cacciucco con cinque C che a Viareggio ne perde una diventando il “Caciucco” ma nella perdita si ingentilisce. Il caciucco viareggino è più delicato, più liquido, piacevolmente “brodoso”. C’è una maggiore presenza di pesce di “sabbia” come aluzzi, sugherelli, rondinini, pesce serra, torpedini o pottini e pesce tremola. È senza lische, non c’è aglio, e non richiede neanche il soffritto e il vino. La ricetta, poi, cambia con le stagioni a seconda del pescato.
2 -Un altro piatto imperdibile è la Trabaccolara, che nasce come piatto “povero” fatto con il pesce che non finiva sul mercato perché troppo piccolo o perché invenduto a fine giornata. Così si faceva un sugo saporito con cui si condivano gli spaghetti, detti appunto spaghetti alla trabaccolara. Il nome è foneticamente simpatico. La ricetta della trabaccolara prende il nome dai pescatori di San Benedetto del Tronto che all’inizio del Novecento lasciarono l’Adriatrico per Viareggio portandosi dietro le loro barche da pesca: i trabaccoli.
3 – Anche il Il pancotto di Viareggio è una ricetta che nasce dalla povertà. Crostacei, aglio, pomodoro, pane e naturalmente olio buono! Un piatto povero un tempo ma inrealtà da veri buongustai, che si mangia in famiglia e con gli amici e che non si trova, vista la semplicità, tanto nei ristoranti ma vale la pena provare a farlo!
4– Ecco allora una ricetta che sulla costa diventa dolce mentre nell’interno, a Lucca, è salata. Stessi ingrediente cambia solo il sapore. La scarpaccia di Viareggio è la tipica torta viareggina mezza dolce e mezza salata. Una preparazione abbastanza lunga per la ricetta originale che prevede che le zucchine perdano tutta la loro acqua. nella versione dolce servono farina, latte, burro e zucchero a cui vengono unite le zucchine e poi il tutto viene cotto in forno.
5 -La Cecina ovvero la torta salata di Pisa, il 5e5 di Livorno, la calda-calda di Massa. Farina di ceci, olio e acqua, una spruzzata di pepe e la cecina è pronta a deliziarvi. La troverete venduta a tranci nelle pizzerie a taglio e nelle gastronomie. Gustosa, buona calda ma anche fredda, ci sono degli autentici cultori della cecina! Ed ecco la ricetta per fare una cecina fantastica croccante all’esterno e morbida dentro.
- 350 gr di farina di ceci
- 3 tazze acqua fredda
- 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
- pepe nero macinato
- sale
prendete della farina di ceci di buona qualità. Meglio se fatta con ceci coltivati in Garfagnana. Mischiate il pepe alla farina e poi aggiungere a filo l’acqua mescolando bene in modo che non si formino grumi. deve diventare abbastanza liquida. Poi mettete il sale e l’olio e mescolate ancora. Per cuocerla vi servirà un tegame pesante con un bel fondo spesso. Ungetelo con poco olio e usando un romaiolo aggiungete un po’ di pastella, girate in modo da distribuirla nella padella e aggiungete altra pastella fino a finirla. Fate cuocere a fuoco bassissimo, vedrete bene quando è cotto. A questo punto alzate la fiamma e girate velocemente. Riabbassate la fiamma e fate cuocere anche l’altro lato. Servite la cecina con una grattugiata di pepe.